Intervento di artroprotesi

INTERVENTO DI ARTROPROTESI

INTERVENTO DI ARTROPROTESI: ESERCIZIO FISICO, TERAPEUTICO E ADATTATO, A SUPPORTO DEL PERCORSO DI CURA

In questa nuova serie di brevi articoli ci occuperemo del percorso di cura delle persone che si sottopongono a intervento di artroprotesi.

Nello specifico tratteremo dell’Esercizio Terapeutico e dell’Attività Motoria Adattata. Parleremo della preparazione all’intervento di artroprotesi (Preabilitazione), della riabilitazione post dimissione e del ritorno alla pratica dell’attività fisica e dell’esercizio fisico.

Descriveremo esempi delle tre modalità più utilizzate: a casa, in palestra e mista (Blend). Come sempre, auspichiamo vostri commenti, contributi, condivisioni di esperienze. Molti contenuti sono tratti da “Attività Motoria Adattata, dalla teoria alla pratica. Test e programmi di allenamento” edito da Calzetti & Mariucci Editori.

In questa prima uscita inquadriamo la principale patologia, l’osteo artrosi, e descriviamo il trattamento.

ARTROPROTESI – COS’È L’OSTEOARTROSI?

La cartilagine articolare distribuisce le forze sull’articolazione durante le attività della vita quotidiana (1).

L’osteoartrosi (OA), è una malattia degenerativa delle articolazioni che si classifica in primaria (idiopatica) o secondaria, dovuta a cause metaboliche, anomalie anatomiche, traumi o artropatie infiammatorie. La progressione della malattia è generalmente lenta: inizialmente causa la degradazione e la perdita della cartilagine articolare, seguita da un rimodellamento dell’osso subcondrale, con formazione di osteofiti, lassità legamentosa, indebolimento dei muscoli periarticolari e, talvolta, infiammazione sinoviale (2).

L’OA può interessare qualsiasi articolazione; l’anca e il ginocchio sono tra le più colpite (3).

ARTROPROTESI – EPIDEMIOLOGIA E FATTORI DI RISCHIO

consulenza per artroprotesi

L’OA è la più frequente malattia dell’apparato mio-articolare. Ne è affetta la maggioranza della popolazione al quarantesimo anno di età e la quasi totalità dei settantenni, con un picco di massima incidenza fra i 75 ed i 79 anni.

I principali fattori di rischio sono: età, genere, fattori meccanici, sovrappeso, fattori genetici, turbe endocrine e/o metaboliche (4). Nella popolazione di età <45 anni i maschi presentano un numero di casi maggiore mentre dopo i 55 anni sono le donne a essere più colpite. Stime mondiali rilevano che il 9,6% degli uomini e il 18,0% delle donne di età ≥60 anni presentano OA sintomatica.

Le persone con indice di massa corporea (BMI) superiore a 25 kg/m2 sono più a rischio di contrarre OA. Anche un’alterata meccanica articolare, attività occupazionali o sportive che richiedono costanti sollecitazioni articolari possono giocare un ruolo importante nella genesi di OA (3).

ARTROPROTESI -TRATTAMENTO

La cura dell’OA è spesso inquadrata in tre categorie: non farmacologica, farmacologica e chirurgica (5).

L’educazione del paziente ha un ruolo di grande importanza nell’assistenza sanitaria primaria (6). Le persone con BMI alto vengono invitate a perdere peso e a seguire una dieta a ridotto apporto calorico. Il trattamento riabilitativo è considerato un intervento complesso, somministrabile utilizzando diverse risorse.

L’esercizio fisico e la terapia fisica sono alla base del trattamento non chirurgico; evidenze scientifiche supportano che una gestione attiva (rinforzo muscolare, stretching, attività aerobica) sia più efficace di una gestione passiva (ultrasuonoterapia, elettrostimolazione, taping neuromuscolare).

Il trattamento farmacologico si basa sui farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS) e oppioidi; di questi ultimi però, in letteratura, ci sono prove di bassa qualità che ne supportano l’efficacia (5).

Il trattamento chirurgico è indicato dopo il fallimento della terapia conservativa, nei casi di severa OA e consiste nella sostituzione dell’articolazione mediante un impianto di protesi. I risultati sono tanto migliori quanto più precocemente si sottopone il paziente all’intervento: la scarsa funzionalità preoperatoria è correlata a peggiori esiti postoperatori (5) (6).

In passato i candidati alla chirurgia protesica appartenevano prevalentemente a fasce di popolazione di età media o avanzata, con limitate richieste di mobilità, per cui si consigliavano attività fisica regolare e sport a basso impatto. L’incremento dell’aspettativa di vita e il maggiore interesse delle persone verso la pratica di sport, anche in fase pre-intervento, hanno comportato una maggiore richiesta di ritorno alle attività ludiche e sportive, anche di alta intensità. La chirurgia protesica si è, quindi, adeguata a tali esigenze adottando nuovi accessi chirurgici, diversi materiali ad alta compatibilità biologica e soprattutto un’ottica di risparmio tissutale.

Nel prossimo articolo dedicato all’artroprotesi parleremo di coxartrosi, dei problemi funzionali e dei tipi d’intervento di artroprotesi d’anca.

Artroprotesi
Intervento artroprotesi anca

INTERVENTO DI ARTROPROTESI – BIBLIOGRAFIA

Marin L Editor, Attività Motoria Adattata, dalla teoria alla pratica. Test e programmi di allenamento. Calzetti & Mariucci editori, Ferriera di Torgiano (PG), Italia, 2021. ISBN 978-88-6028-457-0

  1. Sanchez-Adams J, Leddy HA, McNulty AL., O’Conor CJ, Guilak F. The mechanobiology of articular cartilage: bearing the burden of osteoarthritis. Curr Rheumatol Rep. 2014;p.16(10):451.
  2. Litwic A, Edwards MH, Dennison EM, Cooper C.  Epidemiology and burden of osteoarthritis. Br Med Bull. 2013;105:185-199.
  3. Woolf AD, Pfleger B. Burden of major musculoskeletal conditions. Bull World Health Organ. 2003;81(9):646-656.
  4. Plotnikoff R, Karunamuni N, Lytvyak E, Penfold C, Schopflocher D, Imayama I et al. Osteoarthritis prevalence and modifiable factors: a population study. BMC Public Healt. 2015;15:1195.
  5. Jones BQ, Covey CJ, Sineath MH Jr. Non surgical management of knee pain in adults.Am Fam Physician. 2015; p.92(10):875-883.
  6. Murphy NJ, Eyles JP, Hunter DJ. Hip Osteoarthritis: etiopathogenesis and implications for management. Adv Ther. 2016;33:1921-1946.
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3 commenti su “INTERVENTO DI ARTROPROTESI”

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