La gravidanza è una condizione molto particolare per la vita di una donna e per la sua fisiologia.
Cambiano moltissime cose.
La postura si adatta all’aumento della pancia e del peso (i piedi ruotano all’esterno, le spalle vanno indietro, aumento le curve della colonna vertebrale).
Gli ormoni…la presenza in particolare della relaxina consente a tutto ciò che non è “osso” di cedere per permettere l’allargamento del bacino, l’appiattimento del piede e l’appoggio posteriore.
La psiche: aumenta la rimuginazione, lo stato ansioso, la preoccupazione per la vita che cresce.
La digestione: si fa sentire l’utero che preme verso l’alto con aumento del tempo di gestione del cibo da parte dello stomaco, acidità e difficoltà, sovente, a svuotare l’alvo.
È un corpo che diventa più femminile, più parasimpatico (dice la fisiologia), più Yin (dice la Medicina Tradizionale Cinese).
Capita in ambulatorio di avere delle atlete che restano incinta. O anche delle donne non atlete ma che fanno attività fisica.
Molte lo capiscono da sole ma altre, invece, non si rendono conto che quel corpo non è più adatto a fare quello che facevano prima. L’attività fisica è Yang, è ortosimpatica, non è “femminile”. Nel senso che non permette alla donna di riconciliarsi con la possibilità, che è data solo a lei, di trasformarsi per poter far crescere dentro di se un’altra vita.
Mal di schiena, contrazioni uterine, dolore alla pianta dei piedi o alle ginocchia vengono ignorati per, magari, continuare a correre.
Quei nove mesi e in realtà anche i due anni precedenti, sono un tempo importantissimo. Un tempo in cui ogni cosa avrà un peso nel futuro del nascituro. Tutto ciò che ci “stressa” andrà a lasciare un’impronta, più o meno profonda, più o meno visibile poi.
Siate responsabili, ascoltate la vita e siate gentili con essa.
Dott. Andrea Botteon
Osteopata D.O. MRO I
Perfezionato in Medicina Tradizionale Cinese ed Osteopatia pediatrica