Primavera.
Quando le stagioni cambiano, in particolare nel passaggio dalle due principali, inverno ed estate, alle due minori, primavera ed autunno, qualcosa dentro di noi accade. Tutti lo sappiamo, tutti lo avvertiamo ma ognuno di noi lo decodifica in maniera diversa. Almeno questo è quello che “registro” dai racconti e dalle richieste dei miei pazienti. Ad ogni modo la natura “sboccia” in primavera e così il nostro corpo, che dopo la pausa invernale dedicata al ripristino delle forze e degli equilibri persi in Inverno, si fa sentire in tutta la sua “debolezza”.
In questo momento, dal Nord al Sud, si usano solitamente gli integratori vitaminici per far fronte alla fiacchezza tipica di questo periodo e delle giornate che si allungano.
Le ore di luce in questo stato fisico un po’ alterato ci mettono “la pezza” ma più di ogni altra cosa, l’organo responsabile è il fegato.
Il fegato, il nostro laboratorio chimico, si occupa di trasformare continuamente, con l’aiuto degli altri organi, ciò che ci serve per “tirare avanti”. E in questo momento particolare dell’anno, proprio per lo “sbocciare” della natura, è più in fermento, più in attività.
Questo è il periodo giusto per uscire a fare le prime attività all’aria aperta, possibilmente immersi nel verde (colore del fegato). Questo è il momento per consumare verdure a foglia verde, cibi amari, freschi (di stagione) e possibilmente preferire cotture brevi.
Questo è quello che dovrebbe caratterizzare questa stagione ma purtroppo sappiamo bene tutti come il nostro vivere quotidiano sia sempre caratterizzato dalla presenza di stress: in termini di orari da rispettare, tensioni emotive famigliari e lavorative…e quant’altro. Chi gestisce lo stress è sempre lui, il fegato, che non si trova a lavorare di più solo in primavera, ma in tutti i mesi dell’anno…e questo non va bene.
Non va bene perché le patologie stress correlate sono in costante aumento: infarto ed ipertensione per citare solo le più diffuse.
Oggi il medico prescrive una pillola magica: magica lo aggiungo io. Se bastasse una pillola per sanare il modo in cui viviamo tutti giorni…
100 anni fa alle persone stressate veniva prescritta una vacanza in campagna, a respirare l’aria buona, per dormire un po’ di più e fare passeggiate in mezzo al verde. Provate a leggere qualche racconto di Sherlock Holmes: la penna che ha dato vita al famoso detective era un medico, Sir Arthur Conan Doyle e il personaggio di Watson, anch’egli medico, prescrive spesso questo genere di “terapia” per i pazienti eccessivamente “stressati”.
Lo so, lo so…quante critiche potreste farmi per l’incompatibilità di prescrizioni come quelle con il “vivere oggi”: ma a rimetterci siamo solo noi.
Meditate.
Dott Andrea Botteon
Osteopata D.O. MRO I
Perfezionato in Medicina Tradizionale Cinese