Mi sono reso conto che forse un cappello introduttivo sulla Medicina Tradizionale Cinese (MTC) mancava in questo blog.
Per la maggior parte di noi pensare alla Medicina Cinese rimanda direttamente all’idea dell’agopuntura.
In realtà l’uso degli aghi è solo uno degli strumenti di cui si avvaleva il medico per curare i suoi pazienti assieme all’impiego delle erbe, all’uso della moxa e del massaggio.
Il popolo cinese è stato estremamente stanziale nei secoli e l’approccio terapeutico che ha sviluppato si è basato sull’osservazione dei fenomeni naturali. Infatti tra i fattori patogeni che dall’esterno possono minacciare la nostra salute ci sono il vento, il calore, l’umidità, la secchezza e il freddo. In altre parole per secoli hanno osservato e catalogato cosa succedeva quando una persona, per esempio, era esposta al freddo.
Oltre ai fattori patogeni esterni (FPE), la malattia si può sviluppare anche dall’interno del nostro corpo e in questo caso viene presa in considerazione o una debolezza costituzionale o il perdurare di un’emozione troppo a lungo.
Se uno di noi nasce già con una malattia, essa rappresenta una debolezza costituzionale. Se proviamo tristezza perché abbiamo avuto un lutto tra le persone care e non riusciamo a superare questa condizione, la tristezza diventa patologica e attaccherà l’organo che la genera (in questo caso prima il polmone e poi l’intestino crasso).
Ovviamente ogni singolo fattore di malattia è stato poi combinato con gli altri e proseguita l’osservazione nel tempo (un po’ quello che ha fatto Samuel Hahnemann più tardi fondando l’omeopatia).
Da tutto ciò sortisce una medicina estremamente attuale che tiene conto sia di cosa c’è all’esterno del nostro corpo e che ci minaccia quotidianamente, sia di ciò che possiamo generare noi stessi da dentro. In altre parole non è importante capire se è un virus o un battere…ce ne sono milioni sula nostra cute, sotto le nostre unghie, nella nostra gola…ma perché il nostro corpo non sia riuscito a tenerlo fuori come aveva fatto fino ad allora.
Il medico girava a dorso di mulo da villaggio a villaggio nelle campagne della Cina e si fermava a occuparsi delle persone sane prescrivendo ginnastica, agopuntura, massaggio e dieta per fare in modo che non si ammalassero. Un po’ come facciamo noi quando portiamo l’automobile a fare il tagliando non perché non vada bene ma perché periodicamente è previsto nel piano di manutenzione.
E quindi il medico veniva pagato per occuparsi della salute, non della malattia. È un capovolgimento totale.
Se la nostra medicina fosse così ci darebbe un enorme vantaggio sulla malattia: quello di conoscerci più a fondo e di renderci più direttamente responsabili della nostra salute.
Dott Andrea Botteon
Osteopata D.O. MRO I
Perfezionato in Medicina Tradizionale Cinese